Lavoro e Intelligenza Artificiale: il futuro è ora

Dunia Astrologo –Comitato scientifico Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci

Pubblicato su MIT Sloan Management Review – Gennaio/Febbraio 2023 – Anno 2 – Numero 1

Nella nostra società tecnologicamente avanzata, i progressi sembrano conferire una vita spirituale alle forze materiali mentre impoveriscono la vita umana riducendola a una forza materiale. Nei luoghi pubblici, come treni e autobus, vediamo persone immerse nei loro dispositivi elettronici, ignorando completamente l'esistenza dei loro vicini. A casa, interagiamo con assistenti virtuali come Alexa, robot aspirapolvere e elettrodomestici collegati ai nostri smartphone, creando un ambiente in cui gli oggetti sembrano quasi animati. Nelle fabbriche, la presenza di robot, AGV e software avanzati è in aumento, con il numero di robot quadruplicato a livello globale negli ultimi 30 anni, raggiungendo circa tre milioni di unità.

L'uso dei Digital Twin sta rivoluzionando il controllo e l'ottimizzazione delle entità fisiche, dei processi e persino delle caratteristiche umane. Questi strumenti migliorano le capacità di progettazione, controllo e manutenzione, creando una controparte virtuale delle entità fisiche. Secondo l'Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), un Digital Twin è una macchina o un modello digitale che rispecchia la vita di un'entità fisica, consentendo una relazione biunivoca tra il gemello digitale e quello fisico. Questa tecnologia si sta espandendo anche nella logistica, nella medicina e nella distribuzione, potenziando le capacità di progettazione, controllo e manutenzione.

L'intelligenza artificiale (IA), alimentata da vasti dataset e algoritmi sofisticati, sta trasformando vari settori, dalla generazione di testi al riconoscimento delle immagini e alla riproduzione del linguaggio naturale. Sistemi avanzati come il VALL-E di Microsoft e il ChatGPT-3 di OpenAI dimostrano significativi progressi in questi ambiti. L'integrazione crescente dell'IA sfuma la linea tra reale e virtuale, portando a una nuova esistenza definita "onlife", dove le realtà digitali e fisiche si fondono. La tecnologia dell'IA, attraverso il deep learning e l'autoapprendimento, sta diventando sempre più capace di elaborare miliardi di dati provenienti da varie fonti sensoriali, producendo risultati strabilianti in diversi campi.

Il concetto di Metaverso, un mondo virtuale dove gli individui possono vivere vite parallele, sta guadagnando terreno in vari settori, dalla moda alla manifattura. Aziende come General Electric, Tesla e Boeing stanno esplorando l'uso dei Digital Twin nel Metaverso, migliorando le capacità predittive e stimolando l'innovazione. La possibilità di sviluppare e utilizzare gemelli digitali in un ambiente 3D offre opportunità affascinanti, poiché potenzia la capacità predittiva riguardo a possibili cambiamenti di stato, stimola la creatività e consente una flessibilità mai sperimentata in precedenza.

Tuttavia, ci sono anche rischi associati all'IA, come il consumo energetico, le violazioni della privacy, i deep fake e il controllo sociale. L'impatto sull'occupazione è significativo, con l'IA che potrebbe ridurre i posti di lavoro in alcuni settori aumentando al contempo la domanda di lavoratori altamente qualificati. Questo cambiamento potrebbe esacerbare le disuguaglianze sociali e alterare la natura del lavoro, rendendolo più virtuale e meno socialmente coinvolgente. La letteratura è piena di analisi sui rischi dell'IA, come il consumo energetico, la violazione della privacy e l'eccessivo controllo sociale, che potrebbero minacciare la sicurezza e la democrazia.

Per affrontare queste sfide, è necessario che i governi, le aziende e gli individui adottino misure proattive. I governi dovrebbero investire nell'educazione digitale, nella ricerca tecnologica e nelle regolamentazioni etiche dell'IA. Le aziende devono rendere le loro organizzazioni più aperte e compatibili con il benessere dei lavoratori, valorizzandoli e sviluppando le loro competenze professionali. L'obiettivo dello sviluppo tecnologico dovrebbe essere quello di redistribuire risorse e tempo di lavoro, liberando gran parte dell'umanità dalla necessità e proiettandola verso la libertà dal lavoro. Dobbiamo prepararci al cambiamento che il progresso introduce nelle nostre vite, lottando per un nuovo modello sociale che rivaluti la cooperazione per uno sviluppo più equilibrato e sostenibile del mondo.

La vera sfida politica del futuro immediato sarà evitare che il mondo si trasformi in un sistema alienante. I governi devono intervenire con investimenti massicci nella formazione digitale e nella ricerca tecnologica-scientifica, imponendo regole etiche e democratiche per l'IA e realizzando nuovi modelli di welfare. Le aziende devono rendere le loro organizzazioni più inclusive e capaci di cooperare, aumentando le proprie conoscenze e potenzialità. Interconnessione, virtualizzazione e interazione uomo-macchina devono diventare strumenti per un'umanizzazione del mondo del lavoro, non minacce. Redistribuire risorse e tempo di lavoro è essenziale per liberare l'umanità dalla necessità e proiettarla verso la libertà.

Oggi, l'esperienza del lavoro agile ha già prodotto uno straniamento difficile da affrontare sul piano psicologico. La necessità di cambiare modelli organizzativi in funzione della 'non presenza' fisica in un luogo di lavoro comune ha complicato l'assegnazione di compiti e la soluzione di nuovi problemi, dalla cybersecurity alla gestione degli spazi e del tempo. Nuove sfide manageriali stanno emergendo, e altre, di carattere sociale ed etico, emergeranno se il lavoro diventerà prevalentemente virtuale. Questo scenario potrebbe portare a una polarizzazione estrema tra super-specializzati ben retribuiti e una massa di neo-proletari precarizzati, controllati da piattaforme intelligenti progettate dai primi.

Il concetto stesso di organizzazione produttiva cambierà radicalmente, e le diseguaglianze diventeranno ancora più stridenti. Il lavoro umano perderà la sua centralità sociale, e si assisterà a una polarizzazione ancora più accentuata. Da un lato, i super-specializzati connessi globalmente; dall'altro, una massa di lavoratori svalutati e precarizzati. In mezzo, quelli che non appartengono a nessun gruppo, sostenuti da un sistema di welfare.

In questo contesto, evitare che il mondo si trasformi in un info-sistema alienante è la vera sfida politica. I governi devono investire nella formazione digitale e nella ricerca tecnologica, imponendo regole etiche per l'IA e creando un robusto sistema di sicurezza sociale. Le aziende devono diventare più inclusive e cooperative, migliorando il benessere dei lavoratori. L'interconnessione e la virtualizzazione devono essere viste come opportunità per un'umanizzazione del lavoro.

Infine, lo sviluppo tecnologico dovrebbe mirare a redistribuire risorse e tempo di lavoro, liberando l'umanità dalla necessità e proiettandola verso la libertà. Dobbiamo prepararci al cambiamento e batterci per un nuovo modello sociale che non veda più divisioni tra lavoro produttivo e non lavoro, rivalutando la cooperazione per uno sviluppo equilibrato e sostenibile del mondo.

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